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Traslazione delle reliquie di Alfio Filadelfo e Cirino: giorno di unità e fede

2020-12-04 10:24

Pro Loco Lentini

Manifestazioni,

Traslazione delle reliquie di Alfio Filadelfo e Cirino: giorno di unità e fede

Traslazione delle reliquie dei Santi Martiri Alfio Filadelfo e Cirino, 1 e 2 Settembre: vi parleremo di questo giorno così importante per la città di Lentini.

Nei giorni 1 e 2 Settembre a Lentini viene effettuata la Traslazione delle reliquie dei Martiri Alfio Filadelfo e Cirino, avvenuta nel 1517. 

Dopo il martirio che i Santi Martiri  subirono a Lentini il 10 Maggio del 253, i loro corpi furono custoditi con grande devozione nella città medesima fino al 627 quando, a causa dell'invasione della Sicilia da parte dei Saraceni sbarcati a Mazara del Vallo, l'ultimo Vescovo Costantino (nonché Abate del Monastero Basiliano di San Filippo di Fragalà), si rifugiò in quel luogo portando con sé le spoglie dei Tre Fratelli. Le varie vicende che seguirono si possono così riassumere: in seguito all'avanzare dei Musulmani, lo stesso Costantino trasferì le Sacre Reliquie nel Convento di Alunzio - sua città natale - nascondendole in alcune grotte sotterranee di cui si persero le tracce dopo la distruzione della stessa Alunzio da parte dei Saraceni.

A seguito dell'anno 1000 e della liberazione della Sicilia dai Saraceni per opera di Ruggero I di Sicilia, le spoglie dei Santi Martiri furono ritrovate nei pressi dell'antico insediamento greco di "Apollonia" durante la costruzione di San Fratello, racchiuse in delle casse ferrate insieme con gli atti del martirio e portate ai Basiliani di Fragalà, che dettero una porzione dei resti di San Filadelfo alla nuova città.

Intanto le Sacre Reliquie furono murate in una Chiesa accanto al Convento e, in seguito, se ne persero le tracce. Nel 1387 furono ritrovate durante i restauri della Chiesa suddetta, furono murate sotto un altare perdendosene ancora la memoria. Il 22 Settembre del 1516 le Sacre Reliquie dei Tre Fratelli vennero nuovamente ritrovate ed esposte alla solenne venerazione dei fedeli dopo aver segato le tre calotte craniche che vennero donate al Monastero del SS. Salvatore di Messina ove risiedeva l’Archimandrita dei Basiliani.

Ben presto la notizia giunse a Catania e poi a Lentini, dove si decise di mandare cinque sacerdoti e un laico al Monastero Basiliano per sondare gli umori di quei monaci e, allo stesso tempo, per studiare la topografia del Convento nel caso si dovesse optare per un ricorso alla forza. La missione non ebbe, purtroppo, un esito felice: sulla loro richiesta i monaci non si pronunciarono apertamente, avallarono diritti e chiesero di sentire prima i loro superiori. Al ritorno in Lentini, questa presa di posizione fu illustrata dagli sconfitti ambasciatori ai loro concittadini che, desiderosi di avere al più presto i resti mortali dei propri Martiri Protettori, votarono ad unanimità in assemblea di armare una spedizione per avere con la forza quello che non erano riusciti ad ottenere con la potenza di quella legge naturale che dava loro il diritto al possesso delle Sacre Reliquie. Questa, al comando di Giovanni Musso, giunse sul far della notte del 29 Agosto di fronte al Monastero di Fragalà. Dopo aver ripetutamente bussato, rassicurando i monaci delle loro intenzioni, i lentinesi - rivelatisi del tutto vani i tentativi di pacifico accesso - decisero d'irrompere con la forza.

In breve entrarono nel cortile. Ai monaci, impauriti per quella brusca invasione di uomini armati, illustrarono ancora una volta il nobile scopo della loro missione, ossia ritornare in possesso delle Reliquie dei loro Santi Patroni; Reliquie che, alla fine, furono loro consegnate dall'Abate. Il 2 Settembre del 1517, quindi, ottanta cavalieri entrarono al galoppo a Lentini accolti dagli applausi e portavano, sorretta da "fra servo di Dio", la cassetta con le Reliquie dei Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino. Questa fu consegnata ai sacerdoti della città e, dopo una solenne processione, venne custodita nella Chiesa dedicata ai Santi Martiri.

Da quel momento le Sacre Reliquie si trovarono così suddivise:

- La porzione delle spoglie di San Filadelfo alla città di San Fratello;

- Le tre calotte craniche al Monastero del Santissimo Salvatore e, oggi, custodite presso la Basilica Cattedrale protometropolitana di Santa Maria Assunta di Messina;

- Tutto il rimanente alla città di Lentini.

Ma se il cittadino comune era stato soddisfatto nelle sue aspirazioni la Chiesa leontina, invece, non poteva chiudere questo capitolo della sua nobile storia con quell'atto di forza "extra legem". Così mandò alcuni doni ai monaci di Fragalà e successivamente, tramite la brillante arringa di difesa di Don Costantino , chiese ed ottenne dal Sommo Pontefice Leone X la conferma della titolarità del possesso delle Reliquie e la remissione di ogni censura.  

E' dunque così che queste giornate sono divenute motivo di festa, unione e fede per l'intera città di Lentini. 

La Pro Loco inoltre, proprio in questi due giorni, ha deciso quest'anno di proporre ai fedeli e ai turisti delle visite guidate (operate dai nostri volontari) lungo tutto il percorso dei luoghi simbolo del martirio, tra una messa e l'altra. Evento che, nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando, ha riscosso un discreto successo.